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Non avevo ancora pubblicato l’assegnazione delle classi ai tre edifici della scuola che dirigo (tutti sul territorio del Comune di Alessandria, a meno di un chilometro uno dall’altro), che già si levavano proteste vibranti per via del fatto che alcune classi “storicamente” sempre assegnate a uno di essi oggi si troveranno a dover svolgere le proprie attività in un altro. Come se l’appartenenza a una Scuola dipendesse dall’indirizzo presso il quale ci si diploma. A parte questa mia considerazione, sono particolarmente deluso – e sto lavorando di eufemismi – nel vedere come settimane di lavoro senza sosta per poter garantire una riapertura totalmente in presenza per tutte le 58 classi della Scuola (senza nemmeno un’ora di Didattica Digitale Integrata, si noti bene) vengano calpestate da ragioni del genere.

Senza dilungarmi oltre, mi sento di sottolineare alcune cose:

  • un dirigente scolastico lavora unicamente nell’interesse delle Studentesse e degli Studenti della Scuola che dirige;
  • la Scuola è un diritto primario per ogni Discente e a ciascuno deve essere data la possibilità di frequentarla al meglio;
  • il fatto di dover perseguire, perché il proprio ruolo lo preveda – si chiama lavoro – un obiettivo, non impone di non avere anche qualche dubbio in merito alla riuscita; non per questo si deve mettere minor impegno nel cercare di raggiungerlo;
  • la dietrologia è un male tipicamente italiano;
  • criticare le soluzioni senza proporre alternative è troppo facile;
  • in una classe dove si possono collocare in condizioni di sicurezza 25 Discenti non posso metterne 30, ma nemmeno 26;
  • la responsabilità sulla sicurezza nella Scuola è interamente sulle spalle del dirigente scolastico;
  • far funzionare un meccanismo che conta su circa 1.500 persone al suo interno non è semplicissimo;
  • lo scopo del dirigente scolastico non è quello di accontentare tutti, ma quello di far funzionare le cose nel migliore dei modi. Per tutti. Nessuno escluso.

Amo il mio lavoro. Detesto solo il modo nel quale mi tocca svolgerlo.

One Reply to “Sul nuovo anno scolastico”

  1. Sicuramente il lavoro di un dirigente non è facile, ma anche le aspettative che ognuno porta nel frequentare un istituto scolastico sono importanti.
    Alle volte le scelte fatte non sono sempre condivisibili.
    Ascoltare più punti di vista, accogliere anche altre proposte, può arricchire e non svilire il lavoro fatto.
    In fondo prospettive diverse aiutano a guardare da diverse angolazioni uno stesso problema.

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